23.Ucraina:
b. LINA KOSTENKO
La Kostenko nasce in una famiglia di intellettuali.
Nella sua infanzia sperimenta
il dolore del Holodomor,la grande fame del 1932-33.
Nel 1936 la sua famiglia
si trasferisce a Kiev dove Lina completa i suoi
studi secondari.Lina si diploma
con distinzione all'Istituto di Letteratura
"Maxim Gorky" di Mosca nel 1956. In
seguito pubblica tre
raccolte di poesie: Prominnja Zemli (I raggi della
terra) nel 1957, Vitryla (Le vele) nel 1958 e Mandrivky
sercja (Pellegrinaggi del cuore) nel
1961. Questi libri divennero subito molto popolari fra
i lettori ucraini,ma
dovettero essere mantenuti sotto silenzio poiché la
sua insubordinazione alle
autorità sovietiche le costò un divieto di
pubblicazione durato quasi vent’anni;
la raccolta di poesie Zòrjanyj
integràl (Integrale stellare) venne distrutta perché
accusata di
"formalismo" e "calunnie alla realtà sovietica"; tali opere
ebbero
però circolazione
clandestina all'interno del gruppo del samizdat.Fu solamente
nel 1977 , ben 16 anni
dopo, che la Kostenko ebbe nuovamente il permesso di pubblicare. Seguirono
altre raccolte e un libro per l’infanzia chiamato Il re Lilac.
Nel 1979 Lina Kostenko
scrive il suo capolavoro, Marusja Čuraj, un romanzo
storico su una cantante di
musica popolare ucraina del XVII secolo, per il quale
nel 1987 consegue il più prestigioso
riconoscimento letterario dell’Ucraina, il
Premio Ševčenko.Come i suoi
conterranei è testimone,nel 1986 del disastro di Cernobyl che si
rifletterà nelle sue opere Zona vidčužennja (zona di
alienazione)
e Zapysky ukrajins'koho
samašedšoho (Diario di un matto ucraino). Nel 1989
scrive Snih u
Florenciji (Neve a Firenze), nel 1994 vince in Italia il Premio
Petrarca.Nel 1993 scrive la sceneggiatura del film Černobyl':
Tryzna ("Černobyl:
veglia
funebre").Nel 1999 pubblica un altro romanzo in versi destinato
a rapida diffusione: Beresteèko.È professore onorario dell'
Università Nazionale di Kiev-
Mohyla. Nel 2002 ha
ricevuto la laurea ad honorem dell'Università Nazionale
di
Cernivci.Lina
Kostenko vive e lavora a Kiev e ha due figli. Una dei quali Oksana
insegna la lingua e letteratura ucraina a Roma
all'università la Sapienza.
I.SE NON E‘ POSSIBILE DISEGNARE IL VENTO
Se non è possibile disegnare il vento -
Il trasparente
su uno sfondo chiaro-
disegna le querce,possenti e frondose,
che per il vento si curvano fino a terra.
(ottobre
2012 – Traduzione di Paolo Galvagni)
Quattro versi di pura poesia per sorprendere
l’invisibile, per catturarlo e
inquadrarlo. Il
vento in gabbia come una
lucciola in un bicchiere, grazie
al gioco causa-effetto. Lina Kostenko (Rzysciv, 1930), poetessa ucraina
della cosiddetta “Generazione dei “60” traduce in
versi una celebre frase
del Piccolo Principe di Saint-Exupéry: se è vero che “l’essenziale è
invisibile
agli occhi”, non è detto che perché invisibile non lo
si possa cogliere.
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