IRAN
Lo specchio in Forugh Farrokhzad
Con Forugh riassaporiamo l naturale intrecciarsi dei palpiti della natura vegetale,
animale, marina e celeste e quella umana. Anzi qui addirittura coincidono.
Inutile dire il significato specialissimo che in tale contesto assume lo specchio.
Meglio, molto meglio lasciare che ogni lettore faccia la sua scoperta, in un testo
così denso di energia ,di solari aperture,
di intensa bellezza.
40.Forugh Farrokhzad
Da "La strage dei fiori"-Cura,introduzione,traduzione e note di Domenico Ingenito
Napoli-Edizioni Orientexpress-"le Ellissi"-2007
La conquista del giardino
Sopra di noi
E s’inabissò nel pensiero agitato di una nuvola
vagabonda,Il cui grido, come una corta lancia, percorse tutto l’orizzonte,
Porterà la notizia di noi in città.
Tutti sanno,
tutti sannoChe tu ed io da quel pertugio freddo e tetro
Intravedemmo il giardino
E da quel ramo ameno e impervio
Spiccammo la mela.
Tutti temono
Tutti temono, ma tu ed ioCi unimmo con la luce, l’ acqua e lo specchio
E non tememmo.
Io non parlo di un fragile legame tra due nomi
Né di un vincolo nelle pagine lise di un registro.
Io parlo dei miei voluttuosi capelli
E degli ardenti papaveri dei tuoi baci,
Dell’intimità clandestina dei nostri corpi
E della nostra nudità che riluce
Come le squame dei pesci nell’acqua.
Io parlo della vitalità argentina di un canto
Che una piccola fontana intona all’alba.
Una notte domandammo alle lepri selvatiche
In quella foresta verde e frusciante,Alle conchiglie copiose di perle
In quel mare agitato e freddo
E alle giovani aquile
In quel monte straniero e trionfante:
Che si deve fare ?
Tutti sanno,
Tutti sanno.
Noi abbiamo penetrato il freddo muto sogno di Simorgh,
Cogliemmo la verità nel piccolo giardino
Nell’espressione timida di un fiore anonimo
E l’eternità con un momento senza fine.
Quando due soli si fissano l’un l’altro.
Io non parlo di sussurri timorosi nel buio.
Io parlo di luce del giorno e di finestre aperte,
Di aria fresca,Di un forno nel quale bruciano cose inutili,
Di terra resa fertile con un’altra coltura,
Che tu ed io da quel pertugio freddo e tetro
Intravedemmo il giardino
E da quel ramo ameno e impervio
Spiccammo la mela.
Tutti temono
tutti temono, ma tu ed io
Ci unimmo con la luce, l’acqua e lo specchio
E non tememmo.
Mariel invia a tutti voi,amici lettori, i suoi auguri
Buon anno nuovo !
Happy new year !
Joyeux Nouvel An !
Feliz Año Nuevo !
Feliç Any Nou !
Glückliches neues Jahr !
Feliz Ano Novo !
明けましておめでとうございます !
سنة جديدة سعيدة !
新年快樂 !
Furaha ya Mwaka Mpya !
С Новым годом !
La mulţi ani !
Ευτυχισμένο το Νέο Έτος !
nav varsh ki subhkamna
godt nytår
gelukkig Nieuwjaar
head uut aastat
ein gutes neues Jahr / prost Neujahr
shana tova
szcz liwego nowego roku
feliz ano novo
feliz año nuevo
gott nytt år
yeni yiliniz kutlu olsun
naya saal mubarik
a gut yohr
Chúc Mừng Nam Mới / Cung Chúc Tân Niên / Cung Chúc Tân Xuân
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