«La poesia è una terribile scuola di insicurezza e incertezza. Non si sa
mai se quanto si è fatto ha qualche valore, meno ancora se si sarà in grado di
fare qualcosa di buono l’indomani. Se questo non ci distrugge, l’insicurezza e
l’incertezza alla fine diventano nostre amiche intime, e quasi attribuiamo loro
un’intelligenza autonoma».
«Si
può indovinare parecchio di un uomo dalla scelta che fa di un aggettivo».
[Iosif Brodskij, In memoria di Stephen Spender, traduzione di Arturo Cattaneo, Milano, Adelphi 2003, p. 278]
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