Infanzia
e gioventù
Casa
di Brodskij a Leningrado dal 1944
Nasce
a Leningrado nel 1940 in una famiglia ebraica. I primi anni della sua vita
coincidono con quelli della Seconda guerra mondiale e con l’Assedio di Leningrado. Il padre,fotoreporter
di guerra, è quasi totalmente assente durante l'infanzia di Brodskij. Terminato
l'assedio, il giovane poeta e sua madre sono evacuati a Čerepovec per poi tornare a Leningrado nel 1944 in una
nuova casa sul Litejnvj prospekt. Nel 1947 Brodskij comincia la formazione
scolastica che non terminerà mai. Le idee estetiche di Brodskij si formano
nella Leningrado di questi anni. L'architettura neoclassicista
pur parzialmente distrutta dai bombardamenti, le infinite prospettive
pietroburghesi, il suo carattere di città costruita sull'acqua e i relativi
riflessi colorati sono tutte impressioni che ricorrono nelle opere del Brodskij
più maturo.
Non
ancora sedicenne, abbandona gli studi per lavorare come apprendista tornitore nella fabbrica Arsenal
di Leningrado. Brodskij nutriva già da qualche tempo, infatti, il desiderio di
aiutare economicamente la famiglia. Compiuti i sedici anni vuole diventare
medico e per un mese lavora in un obitorio dove fa pratica con il sezionamento
dei cadaveri. L'esperienza lo segna profondamente e dopo poco tempo abbandona i
suoi propositi in campo medico. Nei cinque anni successivi all'abbandono degli
studi svolge i lavori più disparati: da tornitore a fuochista a guardiano di un
faro fino a partecipare a spedizioni geologiche in Sacha-Jacuzia e Siberia.
Nell'estate del 1961 abbandona anche questo lavoro a causa di una crisi nervosa
ottenendo il permesso di tornare a Leningrado. Sono questi gli anni in cui
Brodskij legge moltissimo, anche senza un ordine preciso, in particolare
letteratura religiosa, filosofica e poesia e inizia a studiare inglese e
polacco. Nel 1959 è già stato introdotto nell'ambiente letterario e ha
collezionato conoscenze importanti del calibro di Evgenij Rejn,Anatolij
Genrihovič Najman,Vladimir Ufljand e Bulat Okudžava e Sergej Donatovič Dovletov. L'anno successivo a queste conoscenze in campo
letterario partecipa alla sua prima grande esibizione pubblica, il Torneo
dei poeti nel Palazzo della Cultura Gorkij a Leningrado esibendosi con la
lettura della sua poesia Cimitero ebreo che provoca uno scandalo.
Durante
il viaggio a Samarcanda nel dicembre del 1960, Brodskij
e il suo amico Oleg Šachmatov (ex pilota dell'aviazione) progettano di
dirottare l’aereo per fuggire all'estero. Tuttavia non hanno il coraggio di
portare a termine l'idea[. Più tardi Šachmatov sarà
arrestato da KGB per possesso illegale
di armi e confesserà anche questo piano, oltre al progetto di uno scritto
antisovietico di Umanskij che Brodskij e il pilota volevano consegnare a un
americano incontrato per caso. Il 29 gennaio 1961 Brodskij è arrestato dal KGB
ma liberato due giorni dopo.
Nell'agosto
1961 a Komarovo conosce, grazie alla mediazione di E. Rein, la poetessa Anna
Andreevna Achmatova, nel 1962 Nadežda
Jakovlevna
Mandel’štam
e poco dopo, a casa dell'Achmatova,Lidija Korneevna Čukovskaja. Dopo la morte
dell'Achmatova nel 1966 Brodskij e gli altri letterati a lei vicini, vengono
definiti Gli orfani dell’Achmatova. Nello stesso periodo conosce la
giovane pittrice Marianna Pavlovna
Bamanova . Da questo momento a lei,
celata sotto le iniziali "M.B.", Brodskij dedica molte poesie.
Marianna Basmanova diventerà sua moglie e nel 1967 avranno un figlio: Andrej.
Prime
poesie e influenze
Stando
allo stesso Brodskij, egli comincia a scrivere poesie a 18 anni. Tuttavia
esistono alcune poesie datate 1956-1957. Uno dei maggiori ispiratori della
poesia di Brodskij è stato, almeno all'inizio,Borìs Abramovič Sluckij. Le
poesie più celebri di questo primo periodo sono sicuramente Piligrimy
(in russo: I pellegrini), Pamjatnik Puškinu (Monumento a Puškin) e Roždestvenskij
romans (Romanza di Natale), caratterizzate da un'accentuata musicalità, a
volte addirittura tendente all'improvvisazione jazz. Sempre secondo Brodskij,
prima Marina Cvetaeva e poi Osip
Mandel’štam insieme a Evgenij Baratynskij sono stati decisivi per la sua
evoluzione poetica. Tra i contemporanei lo influenzarono maggiormente Rein,
Ufland e Stanislav Jakovlevič
Krasovickij. Più tardi Brodskij considererà poeti sommi la Achmatova, la
Cvetaeva e Auden, a seguire Kostantinos
Kavafis e Robert Frost. Il canone dei massimi poeti era concluso da Rainer
Maria Rilke e Borìs Pasternak. La prima poesia pubblicata da Brodskij è Ballad
o malen'kom buksire (in russo: Ballata del piccolo traino) apparsa nel 1962
su un giornale per bambini, il Kostёr.
Processo
ed esilio
Non
passa molto dall'inizio della carriera poetica di Brodskij che iniziano anche i
problemi con la censura sovietica. Le prime avvisaglie della persecuzione si
manifestano con la pubblicazione di un articolo datato 29 novembre 1963 sul Večernij
Leningrad nel quale si bollava Brodskij di parassitismo sociale, adducendo
come prova citazioni dalle sue poesie, stravolte ed estrapolate dal loro
contesto. Brodskij si accorge delle calunnie ma è più concentrato su problemi
personali e in particolare sulla separazione dalla moglie M. Basmanova. A
questo periodo risale anche il tentato suicidio. L'8 novembre del 1964 viene
pubblicata una raccolta delle lettere alla redazione del Večernij Leningrad,
in cui i lettori esigono una punizione per Brodskij e il 13 gennaio viene
arrestato.
Il
mese successivo ha il suo primo attacco di cuore che lo porterà per tutta la
vita a soffrire di angina. Brodskij considererà questa malattia un costante
avvertimento dell'incombere della morte, come si percepisce in molte delle sue
poesie. Due sedute del processo furono stenografate da Frida Abramovna Vigdorova e furono poi diffuse
in samizdat.
Dalle
stenografie risulta che tutti i testimoni dell'accusa cominciano i propri
interventi con le parole: Io personalmente non conosco Brodskij...,
frase che ricorda il famoso "Io, il romanzo di Pasternak non l'ho
letto, ma lo disapprovo" pronunciata durante la persecuzione di
Pasternak da parte della censura.. Tra i testimoni dell'accusa si segnala un
certo Nikolaev, un pensionato convocato apposta per una deposizione contro
Brodskij e Voievodin, membro dell'Unione degli Scrittori che aggiungerà anche
l'accusa di pornografia oltre a quelle già citate di parassitismo e infine
l'accusa gravissima di assenza di amore per la patria e per il suo popolo.
Brodskij fu inoltre volgarmente tacciato di essere un «pigmeo ebreo con
pantaloni di velluto a coste»
Il
13 marzo 1964 Brodskij è condannato al massimo della pena prevista per il reato
di parassitismo: 5 anni di lavori forzati in esilio nel distretto
di
Konoša. Tuttavia in un'intervista Brodskij parla del periodo dell'esilio come
del più felice della sua vita in quanto può dedicarsi allo studio della poesia inglese, in maniera particolare
delle opere di Auden. Oltre alle numerose pubblicazioni poetiche per la case
editrici dell’emigrazione russa all'estero
(Vozdušnye puti, Novoe russkoe slovo e altre), tra agosto e
settembre del 1965 vedono la luce due suoi componimenti su Prizyv, (in
russo: il richiamo) rivista locale del distretto di Konoša. Il processo al
poeta dà l'impulso alla nascita del Movimento indifesa dei diritti umani in
URSS e attira l'attenzione dell'Occidente sulle violazioni dei diritti umani in Unione Sovietica. La
stenografia del processo ad opera di Frida Vigdorova viene diffusa sulle più
importanti testate estere come il New leader,Le Figaro, Encounter
e addirittura letta dalla BBC.
Con
la partecipazione attiva dell'Achmatova fu condotta una campagna pubblica in
difesa di Brodskij: figure di spicco di questa campagna compaiono la stenografa
Frida Vigdorova e Lidija Čukovskaja. Per ben un anno e mezzo queste scrivono
lettere e appelli in favore di Brodskij a tutti gli organi giuridici e di
partito e cercano di coinvolgere nella campagna tutte le persone più influenti
del sistema sovietico, quali Šostakovič,Maršak, , Cukpvskij,Paustovskij,Tvardovskij
e German. Successivamente, sotto la pressione dell'opinione pubblica sovietica
e mondiale (soprattutto dopo il discorso al governo sovietico di Jean-Paul Sartre e di altri intellettuali di fama
mondiale) la durata della pena viene ridotta restringendola al periodo già
scontato, consentendo così a Brodskij di tornare a Leningrado.
Nell'ottobre del 1965,su raccomandazione di Boris Bachtin e Čukovskij, entra nella sezione dei tradutto dell'unione degli scrittori dell'URSS,che gli ev ita ulteriori accuse di parassitismo.Nelle sue interviste Brodskij si è sempre dichiarato contrario all'immaginedi oppositore al potere sovietico,spesso attribuitaglidai mass media occidentali.Brodskij non abandonerà mai questa posizione,neanche nel periodo di maggior successo negli USA.
Nell'ottobre del 1965,su raccomandazione di Boris Bachtin e Čukovskij, entra nella sezione dei tradutto dell'unione degli scrittori dell'URSS,che gli ev ita ulteriori accuse di parassitismo.Nelle sue interviste Brodskij si è sempre dichiarato contrario all'immaginedi oppositore al potere sovietico,spesso attribuitaglidai mass media occidentali.Brodskij non abandonerà mai questa posizione,neanche nel periodo di maggior successo negli USA.
Gli
ultimi anni in patria
Dopo
il ritorno a Leningrado Brodskij rimane in Russia ancora sette anni. Intanto
nel marzo del 1966 era morta l'Achmatova. Ancora prima aveva cominciato a
disgregarsi il coro magico (in
russo: волшебный хор?) di giovani poeti che la circondava. Alla fine del
1965 Brodskij consegna all'Unione degli scrittori il suo primo manoscritto: Zimnjaja
počta (in russo: La posta invernale). Dopo una sofferenza durata mesi e
nonostante la moltitudine di recensioni positive interne all'Unione degli
scrittori, il manoscritto è restituito all'autore Nel 1966-1967 escono quattro
componimenti del poeta (Ja obnjal eti pleči i vzgljanul, Oboz, Pamjati
Eliota e V derevne Bog živët ne po uglam) oltre alle pubblicazioni
presso giornali per bambini. Segue il periodo del silenzio pubblico. Ai lettori
di Brodskij non rimasero che le sue traduzioni.
Anche
se non pubblica quasi nulla, questi sono anni di intensa creatività poetica,
che culminano nei versi inclusi più tardi nei libri editi negli USA: Ostanovka
v pustyne (Fermata nel deserto), Konec prekrasnoj epohi, (Fine della
Belle Époque) Novye stansy k Avguste (Nuove stanze per Augusta). Nel
1965-1968 lavora al poema Gorbunov i Gorčakov, al quale attribuirà una
grande importanza. Oltre ai rari interventi pubblici e alle letture a casa di
amici, i suoi testi erano largamente diffusi in samizdat e in magnitizdat
(metodo di diffusione clandestina di musica), grazie alla trasposizione
musicale di alcuni suoi componimenti ad opera di Aleksandr Mirzajan e Evgenij
Kljačkin.
In
questi anni Brodskij diventa sempre più celebre, comincia ad essere invitato
nelle università occidentali, gli si chiedono interviste e diventa popolare
anche tra gli studiosi slavisti pur non riuscendo ad ottenere dalle autorità
nessun permesso di lasciare il paese. Il KGB, dal canto suo, continua a tenerlo
sotto controllo pur non disturbando l'apparente tranquillità di questo periodo
della sua vita. Oltre alle traduzioni, i mezzi a disposizione di un letterato
escluso dal sistema non erano molti: qualche recensione da esterno per un
giornale o qualche lavoro occasionale negli studi cinematografici. In
quest'ultimo settore recita la parte di un segretario della sezione cittadina
del Partito nel film Poezd v dalëkij avgust. Per ordine del Comitato per
il cinema le immagini in cui compare Brodskij sono state successivamente
distrutte.
Fuori
dai confini dell'Unione Sovietica Brodskij è sempre più letto, sia in russo che
in traduzione, soprattutto in inglese, polacco e italiano. I testi delle poesie
e le bozze erano stati consegnati segretamente agli editori americani o, come
nel caso del poema Gorbunov e Gorčakov, spediti per posta diplomatica.
Nel 1967 in Inghilterra viene pubblicata una raccolta di traduzioni non
autorizzata dall'autore, dal titolo Joseph Brodsky. Elegy to John Donne and
other Poems tradotti da Nicholas Bethell. Nel 1970 a New York esce Fermata
nel deserto, il primo libro di Brodskij pubblicato con il suo consenso. Nel
1971 Brodskij è eletto membro dell'Accademia delle Belle Arti di Monaco di
Baviera .
Emigrazione
La
partenza
Nel
maggio 1972 Brodskij fu chiamato dall'ОVIR, il dipartimento per i visti
e gli stranieri dell'Unione Sovietica. Lì viene posto davanti alla scelta:
emigrazione immediata oppure prepararsi a subire quotidiani interrogatori,
carcerazioni e reclusioni in ospedali psichiatrici. Intanto nel 1964 gli era
già capitato due volte di essere ricoverato negli ospedali psichiatrici e
questo era stato per Brodskij, stando ai suoi stessi scritti, molto peggio
dell'esilio o del carcere. Brodskij non esita, a questo punto, a lasciare
l'Unione Sovietica[. Prima della partenza Vladimir
Rafaiovič propone all'autore di raccogliere tutti i manoscritti delle opere per
poterle poi pubblicare clandestinamente in samizdat in Russia una volta
espatriato l'autore: risultato di questa proposta fu la prima, e fino al 1992
l'unica, raccolta delle opere di Brodskij in Russia.
Nel
giugno del 1972 Brodskij lascia Leningrado, già privato della cittadinanza
sovietica, alla volta di Vienna: qui conosce personalmente il poeta inglese che
più di tutti l'aveva ispirato negli anni dell'esilio, Wystan Auden, che al
momento risiedeva nella capitale austriaca. Il poeta inglese dimostra grande
solidarietà nei confronti di Brodskij introducendolo negli ambienti letterari
di Vienna, come lo stesso Brodskij riporta in un'intervista]. Assieme a Auden, nel giugno
dello stesso anno, partecipa al Poetry International, un incontro
internazionale di poeti che si tenne a Londra dove stringe amicizie importanti,
come quelle con Isaiah Berlin,Séamus Heaney e Robert Lowell. Poco tempo dopo
ottiene un posto come professore pressol’università del Michigan,stando a
quanto afferma Heaney in una sua lezione sulla poesia.
Periodo
americano
Università
del Michigan, dove Brodskij insegnò dal 1972 al 1980
Nel
luglio 1972 Brodskij parte per gli Stati Uniti e si stabilisce nella città di
Ann Arbor, per insegnare fino al 1980 all'Università del Michigan. Per i
successivi 24 anni terrà lezioni in molte università nordamericane, come l'Universitàdi
New York e la Columbia University. Insegna storia della letteratura russa,
teoria del verso, legge pubblicamente i propri versi ai forum e ai festival
internazionali di poesia in svariati stati: USA, Canada, Inghilterra, Irlanda,
Francia, Svezia e Italia.
Mentre
Brodkij è in America, i suoi genitori per ben dodici volte fanno richiesta di
poter far visita al figlio, senza mai ottenerne il permesso. Allo stesso poeta
verrà addirittura negato di presenziare al funerale tanto della madre quanto
del padre. Ai genitori Brodsdkij dedica la raccolta Parte del discorso
(Čast' reči) (1977), e le poesie Mysl' o tebe udaljaetsja (1985), Pamjati
otca: Avstralija (1989) e il saggio Poltory komnaty (1985). Nel 1977
ottenne la cittadinanza statunitense e dal 1980 si trasferisce nel Massachusetts
a South Hadley, dove dal 1982, fino alla
morte, insegnerà al Consorzio dei cinque college. Nel 1990 sposa
l'aristocratica italiana di origine russa Maria Sozzani, dalla quale ha una
bambina, Anna.
Poeta
e saggista
Già
prima di emigrare in Occidente, Brodskij era largamente conosciuto, soprattutto
a partire dal 1964 quando furono rese note le registrazioni e le stenografie
del processo a carico del poeta. La sua vita all'estero mutò sensibilmente
rispetto alle restrizioni a cui era costretto in URSS. Brodskij pubblica regolarmente
sulle pagine di giornali e riviste americane e inglesi e in particolar modo su
quelle dedicate all'emigrazione russa tra cui il Vestnik russkogo
christianskogo dviženija, l'Echo e Kontinent. In Russia non riesce a
far stampare ufficialmente quasi nulla a causa della censura, (come si è già
detto la prima raccolta in russo è quella in samizdat del 1977) e perciò per
qualche anno non compare nessuna pubblicazione di poesie di Brodskij che
all'epoca scriveva solo in russo.
È
stato ironicamente notato che "Si ha l'impressione che a Iosif Brodskij
russo sia succeduto un Joseph Brodsky statunitense e i due abbiano felicemente
convissuto per un quarto di secolo, dividendosi i compiti: a Brodskij la poesia
e a Brodsky i saggi e la critica" Le opere di questo periodo
appariranno più tardi divise in due raccolte: una comprende i componimenti dal
1964 al 1971 (Fine della Belle Époque) e l'altra dal 1971 al 1972 (Parte
del discorso). Motivo di questa divisione non furono tanto ragioni
autobiografiche (l'emigrazione, peraltro sminuita nella sua importanza da
Brodskij) ma l'evoluzione della sua linea poetica visibilmente mutata nei temi
e nello stile.
Alle
raccolte appena menzionate appartengono i testi Natjurmort (Natura
Morta), Odnomu tiranu (A un tiranno), Pesnja Nevinnosti (Canzone
dell'innocenza) Odissej Telemaku (Odisseo a Telemaco), Pis'ma
rimskomu drugu (lettera a un amico romano), e Pochorony Bobo (il
funerale di Bobo). La poetica di questo periodo è ben riassumibile con
l'affermazione di Brodskij espressa durante il discorso al conferimento del
Nobel:
"Chi meglio del poeta sa che non è la lingua il suo strumento ma egli stesso(il poeta)strumento della lingua."
|
|
(Discorso di Brodskij durante il conferimento del Nobel)
|
In
tutta le raccolte pubblicate dopo il 1971 Brodskij non include mai poesie già
pubblicate in precedenza, fatta eccezione per Novye stansy k Avguste
(Nuove stanze per Augusta) in cui include poesie dedicate alla sua prima moglie
(Marina Basmanova) ma queste costituiscono un capitolo separato di tutta la
produzione brodskjana stando a quanto ha affermato lui stesso: "Questa
è l'opera più bella e importante della mia vita e andrebbe letta a parte.
Purtroppo non ho scritto la Divina Commedia, né mai d'altronde riuscirò a
scriverla, ma in qualche modo, con Novye stansy k Avguste, è nato un libriccino
poetico con un proprio soggetto".
A
testimoniare l'importanza di questo libriccino si potrebbe addurre il fatto che
questo è stato il suo unico libro di poesie, tra quelli stampati in Russia, ad
essere curato direttamente da Brodskij. Dal 1972 iniziа a scrivere anche saggi,
attività che non abbandonerà più fino alla sua morte. Caratteristica principale
di questo genere in Brodskij è la scelta della lingua: non più il russo come
era avvenuto e avverrà per le poesie, bensì l'inglese.
Negli
USA vengono pubblicati tre libri di saggistica: Less than one, Watermark
e On Grief and Reason. La saggistica non fu una parte di minor rilievo
nella sua produzione e anzi contribuì in maniera cospicua alla fama di Brodskij
oltre i confini dell'Unione Sovietica oltre a fornire una preziosa chiave di
lettura della sua poetica, senza contare i riconoscimenti ufficiali che questi
saggi ottennero.
Ad
esempio il libro Less than One fu premiato miglior libro di critica del
1986 dal National Book Critics Circle. Nel 1987 contemporaneamente alla
pubblicazione di Uranija riceve ilPremio Nobel perla letteratura con la
motivazione
(IT)
« Per una produzione onnicomprensiva, intrisa di chiarezza di
pensiero e intensità poetica. »
|
|
(Motivazione del Nobel)
|
Negli
anni Novanta escono quattro nuove raccolte: Primečanija paporotnika (in
russo: Osservazioni della Felce) Kappadokija (Cappadocia), V
okresnostjach Atlantidy (Nei dintorni di Atlantide) e Pejzaž s
navodneniem (Paesaggio con alluvione), quest'ultimo pubblicato postumo
presso la casa editrica Ardis Publishing. Il giudizio di critici e lettori non
è stato sempre favorevole e in Brodskij si è sempre visto tutto e il contrario
di tutto: i cristiani lo accusavano di talmudismo gli ebrei di essersi venduto
alla cultura occidentale; i classicisti lo accusavano di avanguardismo e gli avanguardisti di classicismo; i rappresentanti della scuola di Leningrado dubitavano della sua fedeltà
ai loro canoni, i moscoviti ravvisavano in lui gli errori dei leningradesi. Tra le critiche più pesanti a
Brodskij ricordiamo quella di Solzenicyn che gli contestava, in un articolo sulla rivista Novyj mir, più che
altro la sua Weltanschauung.
Drammaturgo,
traduttore
Alla
penna di Brodskij si devono anche due pièces teatrali: Mramor (Marmi)
del 1982 e Demokratija (La democrazia) del 1990-1992. Sempre in ambito
teatrale si occupa della traduzione di opere inglesi (in maniera particolare di Tom Stoppard e irlandesi ( Brendan Behan ). L'opera di traduttore non si
ferma qui e durante la sua vita Brodskij ha dato un importante contributo alla
traduzione di autori stranieri in russo. Tra i numerosi autori da lui tradotti
si annoverano: Euripide,Konstantinos Kavafis,Czeslaw MiloszJohn Donne, Tomas Venclova, Andrew marvell,Richard Wilbur e anche molti italiani tra cui Salvatore Quasimodo e Umberto Saba. Tra le poche traduzioni verso
l'inglese possiamo citare, oltre alle autotraduzioni, quelle di Mandel'štam,
Cvetaeva, Wislawa Szymborska e altri. Susan Sontag, amica di Brodskij e scrittrice americana affermava
che per lui la condizione di esule ha rappresentato un'occasione per diventare
un poeta mondiale[. In America Brodskij si
immerge totalmente nella vita letteraria e pubblica, con contributi di vario
genere.
Poeta
laureato
Le
più importanti testate pubblicavano i suoi interventi a favore di scrittori
perseguitati quali Salman Rushdie ,
Natal'ja Gorbanevskaja, Konstantin Azadovskij,Tomas Venclova , cercando di aiutare, con lettere di raccomandazione,
una gran quantità di persone[, anche in virtù della sua
condizione economica relativamente agiata. Nel 1991 riceve il titolo di poeta
laureato dalla Biblioteca del Congresso Brodskij si impegnò per la diffusione della poesia e della letteratura in
generale, fondando, insieme ad Andrew Carroll nel 1993 l'American Poetry and
Literacy Project. In quell'anno più di un
milione di libri di poesie furono distribuiti in scuole, hotel, stazioni e
supermercati su iniziativa di Brodskij. Non molto tempo prima di morire
Brodskij coltiva l'idea di fondare un'Accademia russa a Roma a. Nell'autunno del 1995 si rivolge alle autorità
romane con la proposta di fondare un'Accademia in cui potessero studiare
artisti, letterati e intellettuali provenienti dalla Russia. Quest'idea fu
realizzata solo dopo la sua morte, nel 2000 con i fondi della borsa di studio
istituita in sua memoria.
Produzione
in inglese
Nel
1973 appare la prima raccolta di versi in inglese autorizzata dal poeta, Selected
Poems, anche se la traduzione in inglese non è di Brodskij, ma di George
Klein corredata da una prefazione di Auden. I successivi tre libri di
traduzioni (A Part of Speech (1980), To Urania (1988), So forth (1996))
furono invece tradotti dall'autore stesso. Gli ultimi due contenevano anche
poesie scritte originariamente in inglese. Con gli anni Brodskij si fida sempre
meno delle traduzioni fatte da altri e contemporaneamente comincia a scrivere
direttamente in inglese, per quanto egli stesso abbia più volte affermato di
non sentirsi un poeta bilingue e di considerare la scrittura in inglese più che
altro un gioco. Per autodefinirsi, Brodskij amava usare la formula lapidaria]:
(RU)
« Я - еврей, русский поэт и американский гражданин. »
|
(IT)
« Io sono ebreo, poeta russo e cittadino americano. »
|
(Brodskij in Losev (2006))
|
La
riabilitazione
La Perstrojka in URSS e la consegna a
Brodskij del premio Nobel mettono fine al silenzio imposto in patria sulle sue
opere, che vedono un'esplosione di popolarità. La prima pubblicazione ufficiale
compare su un volumetto della rivista Novyj Mir.Fino ad allora la poesia di
Brodskij era conosciuta solo da un piccolo gruppo di persone grazie alla
circolazione clandestina in samizdat. Nel 1989 è riabilitato nei suoi diritti
civili dal governo russo. Nel 1992 vede la luce la
raccolta delle sue opere complete in quattro tomi e nel 1995 gli viene
conferita la cittadinanza onoraria di San Pietroburgo. Seguono svariati inviti
a rientrare in patria. Per un po' di tempo Brodskij procrastina il ritorno: lo
metteva a disagio il carattere pubblico dell'evento e l'attenzione della stampa
che inevitabilmente lo avrebbe perseguitato. Un altro fattore che lo
tratteneva erano i problemi di salute. Il suo amico Mikhail
Baryshnikov ha raccontato: «si stava uccidendo con il bere, il cibo, il fumo
ininterrotto: la combinazione dei tre è stata fatale al suo cuore»
Morte
e sepoltura
Il
28 gennaio 1996 a New York Brodskij, mentre si prepara a partire per South
Hadley e iniziare un nuovo semestre all'università, muore d'infarto nel proprio
studio. Il primo febbraio nella chiesa parrocchiale Grace Church, a Brooklyn viene celebrata la messa
funebre e il giorno dopo ha luogo la sepoltura temporanea del poeta nel
cimitero adiacente la chiesa della Trinità, sulla riva del fiume Hudson Intanto l'attivista politica
e deputato della Duma Galina Starovojtova avanza
alla vedova Brodskij la proposta di trasferire la salma a Pietroburgo.
L'offerta venne respinta perché per la moglie "questo avrebbe significato
decidere al posto di Brodskij sulla questione del ritorno in patria".
La
soluzione del problema del luogo di sepoltura definitivo ha occupato più di un
anno. Secondo quanto afferma la vedova, l'idea di seppellire Brodskij a Venezia venne suggerita da uno dei
suoi amici. Era, dopo San Pietroburgo, una delle città più care a Brodski. L'Italia era tra l'altro
anche la patria della moglie di Brodskij (nata a Compignano, vicino Lucca). Venezia aveva il vantaggio di essere "più
vicina alla Russia". Si decise per l'isolotto di San Michele, volontà già espressa ironicamente dallo stesso Brodskij in una lettera
all'amico Andrej Sergeev. Dal 21 giugno 1997 Brodskij
riposa a San Michele.
Lascito
ai posteri
Secondo
Andrej Rančin, professore di letteratura russa dell' MGU ,
Brodskij è l'unico poeta contemporaneo russo ad essere già entrato di diritto
tra i classici. Nessun altro scrittore è stato fatto oggetto di così tanta
memorialistica e di una tale quantità di conferenze a lui dedicate. Quasi per paradosso, se da un
lato si moltiplicano le opere e i convegni che hanno come soggetto Brodskij,
tuttavia una richiesta dello stesso autore vuole che amici e parenti si
astengano dalla stesura di una sua biografia, mentre una vera e propria
disposizione testamentaria vieta tassativamente (complice anche la legge russa
sulla privacy) che siano pubblicati materiali inediti e personali di Brodskij
sino al 2071.
I
materiali inediti, quasi tutti conservati alla Beinecke Library in America sono accessibili,
ma non pubblicabili, solo per fini scientifici previa autorizzazione. Tra le
edizioni postume dell'opera di Brodskij si annoverano il già citato Pejzaž s
Navodneniem e una raccolta di poesie per bambini in russo dal titolo Slon
i Marus'ka (2011). Attualmente a San Pietrourgo è stata creata la Fondazione
del Museo letterario di Iosif Brodskij, con lo scopo di rendere
visitabile la casa di Brodskij a Pietroburgo.
Opere di Brodskij tradotte
- AA.VV., La primavera di Mosca, Milano, Jaca Book, 1979,
- Josif Brodskij, Fermata nel deserto, 2ª ed., Mondadori, 1987, pp. 154,
- Josif Brodskij, Dall'esilio, 7ª ed., Adelphi, 1988, pp. 125,
- Josif Brodskij, Un volto non comune. Discorso per il premio Nobel, Milano, Adelphi, 1988.
- Josif Brodskij, Fondamenta degli Incurabili, 18ª ed., Milano, Adelphi, 1991, pp. 108,
- Josif Brodskij, Marmi, Milano, Adelphi, 1995, pp. 109,
- Josif Brodskij, Poesie italiane, 2ª ed., Milano, Adelphi, 1996, pp. 125,
- Josif Brodskij, Dolore e Ragione, 3ª ed., Milano, Adelphi, 1998, pp. 267,
- Josif Brodskij, Profilo di Clio, 2ª ed., Milano, Adelphi, 2003, pp. 289,
- Josif Brodskij, Poesie di Natale, Milano, Adelphi, 2004, pp. 97,
- Conversazioni, a cura di Cynthia L. Haven, trad. Matteo Compagnoli, La Collana dei Casi, Milano, Adelphi, 2015,
- Fuga da Bisanzio, in Gli Adelphi ; 497, traduzione di Gilberto Forti, Milano, Adelphi, 2016,
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