martedì 25 gennaio 2022

182.Poesia hindi.Bachchan.Da "La Taverna".

 182.Poesia hindi.Bachchan.                         Da    " La Taverna  "                                               


                                                I    .

Dall'uva dei dolci pensieri

ho spremuto oggi il vino;

amore mio,con le mie mani

ti porterò il bicchiere.

         Lascia che a te prima lo offra

         tutto il mondo poi lo potrà assaggiare.

La prima tu sei 

cui la mia taverna dà il benvenuto.

                                II.

Tu sei il mio vino, amor mio,

ed io il bicchiere assetato di te.

Quand'io sarò colmo di te,

tu diverrai il bevitore.

          Io son sazio di te

          e tu ,che mi hai bevuto, sei in estasi.

Noi due, l'uno per l'altra,

oggi siamo in taverna.

                         III.

Quando vino diventa 

il desiderio di bere,

quando nell'impazienza delle proprie labbra

si riflette il bicchiere

        mentre sto meditando su di lei,

        appare la saki*in persona.

Non c'è né vino, né bicchiere, né saki

tu troverai la taverna li stesso.

                      IV.

Al fuoco di dentro di chi

ha bruciato tutti i libri sacri,

tempio, moschea, chiesa:- tutti

quell'ubriaco li ha distrutti -

             a chi ha tagliato la trappola

             di pandit*,momin* e preti;

proprio a lui pggi può dare

il benvenuto la mia taverna.

                   V.

Ciò che è stato giudicato male nel mondo:

il bicchiere attraente, inquieto d'ebbrezza;

la saki affascinante, amante del bello;

il bevitore insolito.

             Come potranno andar bene la taverna 

             e questo mondo? Non fanno proprio una bella coppia!

Il mondo che si logora giorno per giorno

e la taverna sempre nuova, sempre fresca.

                                    VI.

Solo lui dovrà piangere la mia morte

nelle cui lacrime sia il vino.

solo lui dovrà piangere la mia morte

nelle cui lacrime sia il vino,

solo lui dovrà  sospirare che sia ubriaco

ed abbia il profumo  del vino nel suo respiro.

                  Solo essi porgeranno le spalle alla mia bara.

                   i cui passi vacillino

ed io sarò bruciato in quel luogo

dove una volta era la taverna.



saki*l'ostessa della taverna

pandit*,che appartiene a un prestigioso ceto sociale..

momin*,che appartiene a un ceto inferiore, operaio.


Bachchan.( 19079

nome d'arte di Harivansha Rai, poeta hindi nato nell'Uttar Pradesh,

laureatosi a Cambridge con una tesi su Keats, successivamente è 

professore di letteratura inglese all'università  di Allahabad. Successivamente si trasferisce a  Nuova Delhi per assumere

il ruolo di funzionario ministeriale.

La sua attività letteraria .è volta alla poesia ed è influenzata da

 Omar Kbayyam che conobbe nella rielaborazione di E,Fitzgerald..

La sua opera più importante "Madhushala(La taverna) nella quale

la forma fresca e originale rende accettabile anche nel suo paese il 

contenuto che può esser apparso - in quel contesto - un poco sconcertante .




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