sabato 1 gennaio 2022

158. La poesia dell'intero subcontinente indiano.

 Credo di aver proposto sufficienti esempi che consentano di osservare i vari aspetti della poesia

 di Mohammad Iqbal.

Non proporrò invece .esempio alcuno dell'altro gigante - Rabindranath Tagore - che ha saputo rappresentare la poesia indiana in occidente  ottenendo - per la prima volta a un orientale- fino al premio Nobel.

Non è certo perché la sua capacità di esprimersi naturalmente anche in inglese, che in molteplici occasioni gli ha consentito di avere un pubblico di lettori molto vasto, specie dopo il conferimento del premio Nobel, ma soprattutto perché io stessa ho  già - molto spesso e in molteplici circostanze - proposto numerosi esempi  dei suoi canti nel lungo percorso di questo blog pluriennale. Avrò così maggior spazio per  offrire visibilità ad altri poeti  interessanti, ma meno noti ,con  la possibilità di proporsi sia nella lingua hindi che è la lingua 

ufficiale della Confederazione indiana sia in urdu

che è la lingua ufficiale del Pakistan, sia nelle altre undici lingue di altrettanti stati di quella Confederazione..

Spero che i miei amici lettori trovino interessante

scoprire che al di là delle differenze attribuibili alla

presenza di differenti etnie,religioni lingue e tradizioni culturali millenarie,poter constatare 

direttamente  la variegata sfaccettatura  che emerge dall'osservazione di quella molteplice   gamma di appartenenti alle differenti espressioni linguistiche di quel vastissimo territorio, tuttavia  partecipino tutti di una misteriosa ed affascinante, innegabile indianità, che li accomuna.

Aggiungo infine che tutti questi componimenti

sono presi  dalla mia antologia della "Poesia 

moderna indiana" che Guanda,editore coraggioso, già con la pubblicazione di Lorca in piena autarchia fascista, si mostrò anche lungimirante, nel lontano 1966 ,con la pubblicazione  del variegato paesaggio poetico del subcontinente indiano per far approcciar  in Italia e in Occidente una cultura che aveva saputo esprimere, anche a livello politico, personalità della portata di Gandhi e Nehru. Dove Tagore aveva saputo affermare il suo mantra incisivo che condivido appassionatamente: "E' bene che al mercato dell'umanità tutti i popoli portino i loro differenti prodotti ,ciascuno dei quali  è necessario a completare quello degli altri."











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