venerdì 29 gennaio 2016

55.Rilke.Dio.

              
                                                                                 Dio

San Paolo, nella Lettera agli Ebrei, definisce la fede « certezza di cose che si sperano », ma soggiunge « dimostrazione di cose che non si vedono », e Dio non si vede, perché altrimenti la fede non avrebbe alcun valore.
Egli non dice in faccia al mondo: lo sono.
Gli uomini sono da Lui lontani. In una famosa poesia di Rainer Maria Rilke l'angelo dice a Maria:
Tu non sei più vicina a Dio di noi; siamo tutti lontani.
Ma come può l'uomo per il poeta liberarsi da tale lontananza, vincere la sua solitudine, trovare la consolazione del credere?
Uno scrittore cristiano, Sant' Agostino, aveva ammonito: - Non uscir fuori di te.
Nell'intimo dell'uomo abita la Verità, Dio - Ranier Maria Rilke sembra ripetere questo concetto quando dice di scoprire Dio nel soffio vitale, nello slancio d'amore e nella pienezza dei sentimenti che ogni uomo reca in sé.
Ma lo spirito delle parole del poeta è ben diverso da quello che anima il monito del Santo, quantunque la fede sia ugualmente intensa.

Non attender che Dio su te discenda
e che ti dica: Sono.
Senso alcuno non ha quel Dio che afferma
l'onnipotenza sua.
Sentilo tu, nel soffio ond'ei ti ha colmo
da che respiri e sei.
Quando, non sai perché, ti avvampa il cuore,
è Lui che in te si esprime.




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