sabato 2 gennaio 2016

29.Rilke,tradotto da V.Errante



da “Liriche scelte e tradotte da Vincenzo Errante”, Sansoni, Dicembre 1941

Nelle nostre stanze di giovedì c'è odore di pomodoro,
di domenica c'è odore di oca arrosto e ogni lunedì di bucato.
Così sono i giorni: quello rosso, quello grasso
e quello insaponato.
Inoltre vi sono i giorni dietro la porta di vetro;
o in particolare un unico giorno di fresco, di seta e
di legno di sandalo.
La luce là dentro è filtrata, delicata, argentea e placida;
fuliggine, tempesta, rumore e moscerini
non entrano là dentro
come nelle altre stanze.
Eppure è separata solo da una porta a vetri;
ma è come se ci fossero venti porte di bronzo,
o come un ponte che non finisce mai, o
come un fiume con un traghetto malsicuro da riva a riva.
E quel profumo, che mi eccita così vivamente,
proviene dallo scialle frusciante oppure dai fiori di lillà?


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