lunedì 4 gennaio 2016

31.Rilke tradotto da V.Errante



E come tratterrò l’anima mia,
perché la tua non sfiori?
Come la leverò verso altre sfere,
dove tu più non sia?
Oh, celarla vorrei presso qualcosa
che si smarrisse in buia solitudine,
in un angolo ignoto e silenzioso
che non vibrasse più quando non vibrano
gli abissi tuoi!…
Ma tutto ciò che appena ne disfiora,
ci prende insieme al pari dell’archetto
che da due corde trae solo una voce.
Su qual strumento, ahimè, siamo noi tesi?
E chi lo regge e suona? …Oh melodia!
           (Traduzione di Vincenzo Errante)

da “Liriche scelte e tradotte da Vincenzo Errante”, Sansoni, Dicembre 1941

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