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Ogni giorno,
tra il mio
volto e lo specchio un dialogo non per
leggere l’amore:
come sarà
adesso? rileggo il cambiamento dei
miei
lineamenti,
o la
leggerezza della terra nei miei sguardi,ma
per
insegnare all’amore
ad
interrogare questo vetro perché
non sento la
notte dell’esistenza, l’essenza
del suo
ignoto, e la mia essenza,
non sento me
stesso se non
quando osservo
il mio volto?
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