mercoledì 5 ottobre 2016

Canti eschimesi di persone e animali.1



CANTI ESCHIMESI DI PERSONE E ANIMALI

Canto di migrazione

Abbandonato l’orso bianco nel suo regno di mare
   ghiacciato
siamo partiti per i nostri territori di caccia invernali
   nell’entroterra.
Questo è il cammino che abbiamo percorso:
dapprima abbiamo superato la pericolosa Gola-del-Morto
e poi abbiamo valicato la Montagna-Alta-nel-Cielo.  
Abbiamo costeggiato il lago Tortuoso
più oltre abbiamo seguito il corso del fiume attraverso
   le pianure
e le slitte sprofondavano nella neve fino alle assi
   trasversali.
Si grondava di sudore,vi assicuro,
per aiutare i cani.

Pensate forse che avessi avuto un pesciolino
o un pezzo di bue muschiato da mettere sotto i denti?
Non fatemi ridere:non ne avevo nemmeno l’ombra.
Lo spostamento continuava,continuava.
era stremante spingere la slitta lungo i laghi
attorno ad un’isola e su un’altra,
gridando,gridando ai cani.
Costeggiando l’isola chiamata Pentola Grande
abbiamo sputato
tanto per fare qualcosa di diverso.

Poi dopo l’Isola Pietrosa
abbiamo superato il canale d’Acqua allo stretto,
toccate le due isole che ricordano degli occhi guerci
e che noi chiamiamo,ovviamente,le Isole-dagli-Occhi-Strabici,
siamo giunti alla Baia delle Foche,dove di siamo accampati,
e abbiamo sostato durante la stagione invernale
accanto ai loro fori per respirare
per cacciare le deliziose grasse bestiole.


Tale è la nostra vita,
la vita di cacciatori
che migrano con le stagioni..



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