sabato 1 ottobre 2016

Dichiarazione a un notaio di I. Hard-Creek

DICHIARAZIONE RILASCIATA AD UN NOTAIO

                DA ITSHAS  HARD

                                                               Creek





D. Quanti anni avete?

R. Molti giorni ho trascorso e lontano ho  viaggiato,

sono  scese le ombre attorno a me

la vista è debole.

Ma la mente è lucida e viva la memoria.

Non so quanti anni ho vissuto.

Tutto quello che so della mia età è che ero

sufficientemente cresciuto per tirare l’arco

ed uccidere scoiattoli al tempo della seconda deportazione

dei Creek e dei Cherokee dalle antiche terre

al seguito di Cooweescoowee.

Sono nato vicino a Eufaula,in Alabama,e

me ne andai all’età di circa 15 anni  e viaggiai

per quasi un anno,

poiché le pesche erano acerbe quando lasciammo

    l’Alabama

e vi erano cipolle selvatiche in abbondanza quando

   giungemmo qui.


                                                                                                    °*°*°*°*°*

Si tratta di una deposizione dettata ad Alexander Posey,pubblico notaio e interprete ufficiale ,da cui emerge un diverso modo di percepire
 il mondo e la vita.Le deportazioni  cui Itshas Harjo fa riferimento costituiscono  la risposta del governo americano,durante la presidenza
di Jackson ,alla "risoluzione del problema "delle Nazioni Indiane del sud-est,le cosiddette 5 tribù civilizzate  - Cherokee,Choctaw,Creek,
Chickasaw e Seminole - così chiamate perché avevano adottato molti degli aspetti del modello di vita dei bianchi:erano agricoltori,allevatori di bestiame e le loro fattorie e botteghe di artigianato erano molto note e apprezzate.comunque le loro terre erano ambite dai bianchi e furono deportati ad ovest del Mississippi,nella malarica Oklahoma(letteralmente"terra indiana"):morirono a migliaia,falcidiati dalle malattie causate dagli stenti incredibili e dalla denutrizione.



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