GIARDINO ASTRATTO:
La mela sul suo ramo è desiderio
di lei,-sospensione lucente e mimica del sole.
Il ramo le ha tolto il respiro,e la sua voce,
nell'inclinarsi e levarsi su di lei di ramo in ramo,
articolata sordamente ecco le annebbia gli occhi.
Lei prigioniera dell'albero,delle sue dita verdi.
Giunge così a sognare d'essere divenuta un alber,col vento
che la possiede e intreccia le sue vene giovani,
la stringe al cielo e al suo rapido azzurro,annegando
la febbre delle mani nella luce
del sole.E non c'è in lei la memoria,paura né speranza,
oltre l'erba e le ombre distese ai suoi piedi.
Hart Crane (dalla prima raccolta WHITE BUILDINGS,)
in "Il ponte e altre Poesie,Guanda,Collana La Fenice,1967
a cura di Roberto Sanesi.
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