Conclusioni
Questi canti rituali maschili ,cantati dallo sciamano negli incontri sacri dei diversi clan, costituiscono per noi una magnifica testimonianza (sia pure non per intero) di letteratura orale.L'iterazione di parole e suoni ,che frequentemente viene utilizzata nella letteratura orale per tendere l'attenzione dell'uditorio,costituisce qui un motivo quasi ipnotico e ne sottolinea la natura rituale.I fenomeni naturali,gli oggetti,gli animali si caricano di prodigiosa forza magica per il fatto stesso d'essere nominati più volte.Anche il racconto è narrato, attraverso la ripetizione di un verso o di una strofa con piccole, ma significative aggiunte di contenuto, per aumentare l'attesa e la partecipazione emotiva.
Questo il filo conduttore emblematico che percorre l'intera narrazione : il raduno delle tribù ,le loro diverse lingue che si intrecciano,i preparativi rituali,l'accoppiamento,in cui l'amore è cantato nei suoi significati valoriali erotico,sociale e religioso ad un tempo,il sangue delle ragazze e il seme degli uomini che bagnano la terra e, infine,le nubi mosse dai monsoni e squarciate dai lampi ,che si sciolgono in pioggia per intridere il suolo e fecondare ,ricreandola,la vita.
Lunedì 28/X/2013 riprenderò a postare.Questa volta mi pare interessante proporre,come ho accennato nella presentazione, poeti australiani che scrivono versi e provengono dal mondo universitario come da quello mediatico e le cui radici familiari rivelano origini nazionali le più diverse.Questa natura multipla mi sembra l'aspetto più interessante e tipico di tutta la produzione culturale di questo grande Paese.A presto!
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