sabato 1 novembre 2014

Poesia polacca contemporanea. Wisława Szymborska.2.



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LA FINE  E L’INIZIO

         Dopo ogni guerra

         non si riordineranno da sole le cose,

         qualcuno deve pulire.  

         Io dico..



 Qualcuno dovrebbe togliere le macerie

dal   fosso

in modo che possano passare  

 i  carri pieni di cadaveri.



        Qualcuno dovrebbe recuperare 

        nel fango, ceneri,

        le  molle dei divani, 

       vetri,schegge di cristallo

       e stracci insanguinati .




    Qualcuno deve trascinare una trave

    per puntellare un muro,

    qualcuno ha messo un vetro alla finestra

    e la porta sui cardini.





     Questo ha poco  di fotogenico

     e richiede anni.  

     Tutte le telecamere sono andate
     dietro a un'altra guerra.


        

      A ricostruire ponti

      e nuove stazioni.

     Le maniche saranno stracciate 

      per essere state arrotolate tante volte.




Qualcuno con la scopa in mano,
ricordo ancora come fosse.  

Qualcuno ascolterà

annuendo con la testa

Ma intorno

comincerà ad esserci qualcuno

 che li annoia.



            Ci sarà ancora qualcosa che a volte

      è tra le erbacce,

      argomenti morsi dalla ruggine,  

      e da portare  al mucchio della spazzatura



      Coloro che sapevano

      qual’ è stata la cosa qui  

      devono cedere il passo

      a  coloro che sanno poco.

       E meno di poco.



E anche quasi nulla.
Nella copertura erba

cause e conseguenze

sicuro  che ci sarà qualcuno che mente,

con un perno tra i denti ,

guardando le nuvole.


Da inizio e fine 1993                                           


Koniec i początek (La fine e l'inizio, 1993. Edizione italiana: Scheiwiller, 1997)
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