martedì 6 maggio 2014

I grandi poeti russi del '900.A.Blok.1


















ALEKSÀNDR ALEKSÀNDROVIČ BLOK.

- Nacque a Pietroburgo nel 1880.figlio di un professore di diritto pubblico dell’Università di Varsavia e della figlia di un botanico,dell’Università di Pietroburgo,per il divorzio dei genitori dopo la sua nascita,trascorse l’infanzia nella famiglia materna,ora a Pietroburgo,ora  nella tenuta di  Sachmàtovo,presso Mosca.
Sotto l’influenza  della nonna,delle zie,della madre,che traducevano da diverse lingue straniere,si sviluppò in lui l’interesse per la letteratura,che lo portò ben presto nei soggiorni estivi nella tenuta di famiglia a organizzare spettacoli teatrali,specialmente shakespeariani,insieme alla figlia di Mendelèev, Ljubov’ Dmìtrievna,che nel 1903 sarebbe divenuta sua moglie. Frequentò Giurisprudenza ,per passare poi a quella di  Filologia. Muore a Pietrogrado nel 1921.
Blok canta nelle sue prime composizioni poetiche  il mito della Bellissima Dama,Anima del Mondo, sostanza una,assoluta e immutabile dell’Eterno Femminino. Egli  invoca l’Amata Celeste con le modalità delle litanie,si  propone quale cavaliere d’un medio evo di fiaba,si mette in ascolto di  possibili  fruscii, di confusi richiami che possano annunciare il misterioso avvicinarsi della Bellissima Dama. Il paesaggio brumoso del contesto riflette  segnali appena percettibili  e i colori sembrano sfrangiarsi in modo iridescente,quasi  un rifrangersi di un’irradiazione mistica della luce. Le innumerevoli raffigurazioni simboliche non facilitano la sua lettura.Il poeta suggerisce  le sue atmosfere  di trepidante attesa con un linguaggio intessuto di semitoni,di emblemi, di allusioni che arrivano, quasi l’eco sbiadita di una musica lontana.
La struttura in distici contrapposti,la scenografia cosmica,tutto l’apparato di simboli e  lo stesso repertorio meteorologico  - nebbia ,aurora ,tempesta di neve – proviene da  influenze esercitate sulla sua poetica dal  maestro Solov’ev  ̈. E’ tuttavia anche importante ricordare come nel personaggio della Bellissima Dama Blok tratteggi il profilo della donna amata,Ljubov’ Dmìtrievna Mendeleeva,che fu poi sua moglie,con riferimenti reali alle vicende del loro amore. Infatti  Blok mostrò di non volersi allineare con il fanatismo deisimbolisti moscoviti,gli Argonauti,seguaci ortodossi del maestro Solov’ev e fin dai suoi primi versi  volle alternare alle miniature mistiche il motivo irrefrenabile dell’arlecchinata,scuotendo con crescente ironia i simboli religiosi durante la progressiva scoperta della vacuità dell’attesa.











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