45. Le stelle
a una a una
nel cielo freddo si affacciano.
Tan Taigi
45. Le stelle
a una a una
nel cielo freddo si affacciano.
Tan Taigi
44.Togliendo il velo
ad ogni stella –
il freddo
Tan Taigi (1709-1771) è stato un poeta di epoca Edo, amico di Yosa Buson (1716-1784) e grande amante del sake e del buon bere.
Divenuto monaco del tempio di Daitoku-Ji 大徳寺 all’età di 40 anni, ha
scritto numerosi haiku, riuniti nelle due principali raccolte Taigi ku sen 太祇句選 (“[Hai]ku scelti di Taigi”) e Taigi ku sen kōhen 太祇句選後篇 (“[Hai]ku scelti di Taigi, seconda parte”).
Un’intensa rivalutazione della sua opera è avvenuta grazie al lavoro divulgativo di Masaoka Shiki (1867-1902).
Traduzione di Luca Cenisi
43. Ad una ad una
si affacciano nel freddo
le stelleTan
Tan Taigi (1709-1771) è stato un poeta di epoca Edo, amico di Yosa Buson (1716-1784) e grande amante del sake e del buon bere.
Divenuto monaco del tempio di Daitoku-Ji 大徳寺 all’età di 40 anni, ha scritto numerosi haiku, riuniti nelle due principali raccolte Taigi ku sen 太祇句選 (“[Hai]ku scelti di Taigi”) e Taigi ku sen kōhen 太祇句選後篇 (“[Hai]ku scelti di Taigi, seconda parte”).
Un’intensa rivalutazione della sua opera è avvenuta grazie al lavoro divulgativo di Masaoka Shiki (1867-1902).
Traduzioni di Luca Cenis
Per concludere con una serie di poeti molto conosciuti e meno noti, appartenenti a differenti epoche storiche e ai cinque continenti. .l'offerta per un confronto che spero sia ricco e stimolante ,sulle diverse culture che determinano differenti sensibilità ..nei confronti di elementi della natira la cui percezione è diversa,ma che sono pur sempre gli stessi,immutati.
42.Haiku sulle stelle di Issa.
Non piangete, insetti
– gli amanti, persino le stelle
40 .A RUBARE LE STELLE
Baldo Bruno
39.STELLA
Ho trovato un mondo dove giocare.
Ho trovato un mondo dove vivere.
Ho trovato un mondo dove sognare,
con le bolle color grano,
saltare i riflessi di cielo nelle acque vive.
Ho trovato dove correre in sella alla libertà,
mentre cerco di allineare la linea dell'orizzonte.
Penso che questa non può essere realtà.
Ho sciolto i nodi dei miei pensieri,
ho liberato al vento i desideri in questo mondo magico.
Una mano mi stringe, mi prende, è la tua mano.
La mano di chi mi ha fatto sognare con il suo amore.
Roberto Perin
Uso poche righe per parlare di me
come autore.
Il mio sogno nasce dal desiderio di mettere su carta
sogni e speranze, realtà e desideri.
Sogni e realtà nati a Flambro, una piccola località,
nel cuore della pianura del Friuli Venezia Giulia,
località in cui vivo e lavoro.
Le mie poesie nascono per amore, nascono per vivere e rivivere,
per ricordare e sognare ma, soprattutto, per sentirsi
nella realtà del presente.
Chi lo scrive ha poca importanza, l'importante è vivere
anche di questo attimo,
che si trascorre leggendo.
Che il mio nome sia Roberto, che abiti e viva in Friuli
dal giorno della mia nascita (13/07/1950) e, che gestisca
un'osteria, ha poca importanza.
L'importante è trovare, anche in una "briciola",
il valore della
vita.
L'infelicità dell'uomo inizia con la visione d'un
orizzonte..!!
ipe
Roberto
Perin.
Non è
possibile reperire ulteriori note autobiografiche di questo autore.
38.NOTTE DI SAN
LORENZO
Notte di San Lorenzo, due sole stelle a brillare nel cielo
all'improvviso limpido dopo nottate di tempesta
verdi e luminose, meravigliosa luce, cadere in un istante
tre i desideri di chi troppo ha aspettato e non si è arreso. .
Notte di San Lorenzo, sembra essere in un campo di grano
tra quelle soffic1 spighe dorate e i canti dei grilli
da ascoltare per sempre con gli occhi socchiusi
dimenticando quelle terre aride e spinose, solo ferite nel cuore.
Notte di San Lorenzo, tra i sentieri di un bosco gustosi frutti
da assaporare col respiro affannoso di chi ancora ci crede
esplosi come quel vulcano lassù immenso e caldo,
testimone di un amore appena nato alle sue falde
Enzo Gioitta
Evidentemente non ama parlare di sé, perché
non si trovano notizie che sulla sua attività poetica sul web .
Qualche notizia la dà “Libera” su una delle tante vittime
della criminalità organizzata che porta il suo stesso cognome,
ma è impossibile capire se anche questo personaggio
abbia fatto parte della famiglia del poeta.
37.STELLE CADENTI
L'aria ancora si sbriciola
in nuvole limpide al vento,
il suo soffio freme sui prati,
dei ca0ini il fumo scuote.
Sogno le prossime stelle
ad occhi aperti,
sogno le cose più belle
per me, i cari, gli amici...
Cercherò tra le pieghe
scure della notte
lo strisciare silenzioso
delle stelle cadenti.
di Alessio Vailati
Alessio Vailati è nato a Monza nel 1975
e vive a Sesto San Giovanni, in provincia
di Milano. Le sue raccolte di poesia sono:
L’eco dell’ultima corda (Lietocolle, 2008),
Sulla via del labirinto (L’arcolaio, 2010),
Sulla lemniscata – L’ombra della luce
(La Vita Felice, 2017), Piccolo Canzoniere privato
(Controluna, 2018, Premio Poeti e Narratori
per caso 2019 e finalista Premio Marineo 2018),
Orfeo ed Euridice (Puntoacapo Editrice, 2018),
Hirosaki (Lietocolle 2019, plaquette),
Il moto perpetuo dell’acqua
(Biblioteca dei Leoni, 2020,
prefazione di Paolo Ruffilli),
Lungo la muraglia (Bertoni Editore, 2020).
È laureato in giurisprudenza.
36.CHI SEI TU STELLA MISTERIOSA
Chi sei tu ,stella misteriosa,
timida e triste fra le mille stelle
che quando guardo il tuo fulgor dubbioso
turbato sento battere il mio cuore?
E' forse la tua luce triste ricordo
di un antico perduto splendore,
quando ,ingannata come me, credesti
eterna la fortuna che passò?
José De Espronceda
35.Amori
cosmici
Sono da sempre amanti
la Luna e il Mare.
Di questa storia son le Stelle complici,
l'Alta Marea la prova
dell'attrazione.
Amor grande a distanza
che suscita l'ombrosa gelosia
dell'invidiose Nubi che frappongono
le loro forme cupe tra gli sguardi.
Allora il Mar s'infuria,
scuro diventa, si dispera e sbatte
il fluido suo corpo sugli scogli
e sparge stille amare verso il cielo.
Il Vento, che fu il primo testimone
della passione,
che colse sin dal Caos il giuramento
degli ancestrali, separati amanti,
non condiscende
a negar loro pure la visione:
perciò, soffiando, sgombra
le Nuvole gelose dell'idillio.
La Luna quindi,
facendo capolino lentamente,
proietta il dolce sguardo luminoso
che come una carezza, in superficie,
acquieta l'ansia del promesso sposo.
E le Stelline, vaghe confidenti,
van tremulando qual celesti moccoli.
Lino Lista
E’ nato e vive a Napoli .
Autore di saggi esegetici e di critica estetica.
Scrive inoltre opere narrative .
In poesia è stato sin dalla seconda metà degli anni ’90
tra i fautori della new poetry,
pubblicando versi soltanto in rete
e
collaborando a sillogi e ad antologie di autori vari.
34.A forza di guardare il cielo e di respirare a pieni polmoni
l’aria fresca della notte, mi sembrava di riempirmi di stelle.
Tiziano Terzani
33.Stelle
Ho avuto in dono una porzione di cielo
,
ci ho messo dentro i pensieri più neri
e ora aspetterò che diventino stelle.
Carlo Bramanti
Carlo Bramanti (09/03/1974), siciliano d.o.c. è nato ad Augusta,
in provincia di Siracusa, pur provenendo da un’isola meravigliosa
ne ama un’altra, altrettanto bella, anche se più grande e molto più lontana:
il Giappone. Il ponte è costituito dalla grande passione per la letteratura
giapponese, e in particolare per l’haiku, breve componimento poetico di
diciassette sillabe. Forse proprio dallo studio accurato di questo raffinato
processo di miniaturizzazione espressiva (che non può non richiamare
alla mente l’antica arte del Bonsai) è lì che si è maturata la capacità
dimostrata dall’autore di sintetizzare emozioni profonde e intense,
cristallizzandole in poche righe. Nel 2003 si classifica secondo al
concorso nazionale di haiku indetto da Cascina Macondo, nel 2011
è tra i vincitori del premio letterario haiku indetto da Empiria.
Nello stesso anno ottiene il terzo posto al premio di poesia edita
Leandro Polverini, sezione poesia della memoria; nel 2012 è finalista
al premio “Un libro amico per l’Inverno” con l’opera “Fino a quel faro
che chiamasti Amore”. Successivamente vince il concorso “Haikure,
il tuo haiku sui nostri capi”. Poesia e abbigliamento. Una sua poesia
sarà ricamata sulla nuova collezione haikure Spring/Summer 2013.
Tra le altre sue opere pubblicate ricordiamo “I passi della luna” e
Dove un tempo luceva l’essenza del ricordo”.
32.Sospeso
Ci sono stelle
in mezzo al mare
e lune piccole piccole
(che nemmeno sanno nuotare)
e vecchia gente che s'affolla
come bambini
(a far confusione)
dietro un'onda
fresca
più
del mio ghiacciolo al limone
e una bambina sola
che vola
su un castello di sabbia
mentre il mondo
mi scivola addosso
e non posso
afferrare l'attimo
vivere o morire
varcare
nessuna soglia
che sia di verde emozione .
di Carlo Bramanti
Carlo Bramanti (09/03/1974), siciliano d.o.c. è nato ad Augusta,
in provincia di Siracusa, pur provenendo da un’isola meravigliosa
e ama un’altra, altrettanto bella, anche se più grande
e molto più lontana: il Giappone. Il ponte è costituito dalla grande
passione per la letteratura giapponese, e in particolare per l’haiku,
breve componimento poetico di diciassette sillabe. Forse proprio
dallo studio accurato di questo raffinato processo di miniaturizzazione
espressiva (che non può non richiamare alla mente l’antica arte del Bonsai)
è lì che si è maturata la capacità dimostrata dall’autore
di sintetizzare emozioni profonde e intense, cristallizzandole
in poche righe.
Nel 2003 si classifica secondo al concorso nazionale di haiku indetto
da Cascina Macondo, nel 2011 è tra i vincitori del premio letterario haiku
indetto da Empiria. Nello stesso anno ottiene il terzo posto al premio
di poesia edita Leandro Polverini, sezione poesia della memoria;
nel 2012 è finalista al premio “Un libro amico per l’Inverno” con l’opera
“Fino a quel faro che chiamasti Amore”. Successivamente vince
il concorso “Haikure, il tuo haiku sui nostri capi”. Poesia e abbigliamento.
Una sua poesia sarà ricamata sulla nuova collezione haikure
Spring/Summer 2013. Tra le altre sue opere pubblicate ricordiamo
“I passi della luna” e “Dove un tempo luceva l’essenza del ricordo”.
31.STELLE CADENTI
Stelle cadenti
raccolte
in una botte di vino a metà
bevute
dal desiderio espresso
di prati sconfinati
dove cielo è tramonto
e io ti bacio
mio sogno dalle labbra più morbide
e rosse
da mordere quando mi chiedi
se sono felice.
Carlo Bramanti
Carlo Bramanti (09/03/1974), siciliano d.o.c. è
nato ad Augusta,
in provincia di Siracusa, pur provenendo da un’isola meravigliosa
ne ama un’altra, altrettanto bella, anche se più grande
e molto più lontana: il Giappone. Il ponte è costituito
dalla grande passione per la letteratura giapponese,
e in particolare per l’haiku, breve componimento poetico
di diciassette sillabe. Forse proprio dallo studio accurato
di questo raffinato processo di miniaturizzazione espressiva
(che non può non richiamare alla mente l’antica arte del Bonsai)
è lì che si è maturata la capacità dimostrata dall’autore
di sintetizzare emozioni profonde e intense, cristallizzandole
in poche righe. Nel 2003 si classifica secondo al concorso nazionale
di haiku indetto da Cascina Macondo, nel 2011
è tra i vincitori del premio letterario haiku indetto da Empiria.
Nello stesso anno ottiene il terzo posto al premio di poesia
edita Leandro Polverini, sezione poesia della memoria;
nel 2012 è finalista al premio “Un libro amico per l’Inverno”
con l’opera “Fino a quel faro che chiamasti Amore”.
Successivamente vince il concorso “Haikure, il tuo haiku sui nostri capi”.
Poesia e abbigliamento. Una sua poesia sarà ricamata
sulla nuova collezione haikure Spring/Summer 2013.
Tra le altre sue opere pubblicate ricordiamo “I passi della luna”
e “Dove un tempo luceva l’essenza
del ricordo”.
30.IN SEGRETO... DI NOTTE
In segreto, di notte
Io t'ho prescelto fra tutte le stelle.
E sono sveglia - fiore
attento,
fra il canto basso del fogliame.
Le nostre labbra per cercare miele,
le nostre notti lucenti sbocciate.
Alla luce gloriosa del tuo corpo il mio cuore
accende i cieli.
Tutti i miei sogni pendono al tuo oro.
Io t'ho prescelto fra tutte le stelle
Else Lasker-Schuler
Ultima di sei fratelli, Else Schüler nacque nel 1869 a Elberfeld (oggi Wuppertal), in Vestfalia,
dal banchiere Aaron Schüler e da Jeanette Kissing,
che fu una delle figure centrali nella sua poesia. Else
crebbe come bambina prodigio all'interno della famiglia:
a quattro anni sapeva già leggere e scrivere. Dal 1880 frequentò il Liceo West an der Aue. Nel 1894
morì il fratello Paul, cui era molto legata, nel 1890
la madre e nel 1897 il padre. La morte della madre
significò per lei «la cacciata dal paradiso terrestre».
Dopo aver lasciato la scuola e aver preso lezioni private
in casa dei genitori, nel 1894 sposò il medico
Berthold Lasker , fratello maggiore del campione
del mondo di scacchi Emanuel, e si trasferì a Berlino nel 1895 dove rimase fino al 1933. Qui iniziò
la sua formazione come disegnatrice e pubblicò
nel 1899 le prime poesie sulla rivista Die Gesellschaft.
Durante gli anni berlinesi fu una delle principali animatrici
dei "tavoli" letterari tenuti al Café des Westens.
Il 24 agosto 1899 nacque il figlio Paul. La prima raccolta
di poesie, Styx,
venne pubblicata nel 1902.
L'11 aprile 1903 divorziò da Berthold Lasker per sposare,
il 30 novembre dello stesso anno, lo scrittore Georg Lewin, che a lei deve il suo pseudonimo di Herwarth Walden.. Separatasi anche da Lewin nel 1910, nel 1912 ottenne
il divorzio. Senza un reddito proprio, visse grazie
all'appoggio di amici, in particolar modo Karl Kraus. Nel 1912 incontrò Gottfried Benn. Tra i due si sviluppò
una profonda relazione, e lei gli dedicò numerose poesie d'amore.Nel 1906, dopo la morte del suo carissimo amico Peter Hille, comparve la prima opera in prosa,
Das Peter-Hille-Buch. Nel 1909 pubblicò il testo teatrale
Die Wupper, che venne messo in scena solo nel 1919 a Berlino. Con la raccolta di poesie
Meine Wunder (e in particolare con la poesia
Ein alter Tibetteppich ) Else Schüler divenne
nel 1911 una delle principali esponenti
dell'espressionismo.Nel 1927 morì di tubercolosi
il figlio Paul e iniziò per lei una profonda crisi.
Vinto nel 1932 il premio Kleist, il 19 aprile 1933
emigrò a Zurigo in seguito a minacce e violenti
attacchi da parte del partito nazista. A Zurigo,
tuttavia, le venne vietato di pubblicare. Compì
due viaggi in Palestina nel 1934 e nel 1937.
Nel 1938 le fu revocata la cittadinanza tedesca
e nel 1939 compì il terzo viaggio in Palestina;
a causa dello scoppio della guerra non le fu
possibile tornare in Svizzera. Nel 1944 si ammalò
gravemente, e in seguito a un attacco di cuore
avuto il 16 gennaio 1945, il 22 gennaio
Else Lasker-Schüler morì e fu sepolta
sul Montedegli Ulivi a Gerusalemme.
Tanto per cominciare non proprio un giovane sconosciuto.ma come non ricordare i suoi versi dedicati proprio alla notte di San Lorenzo?
29.X agosto
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondonini
quel verme a
quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo
tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano invano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d’un pianto di stelle lo innondi
quest’atomo opaco del Male!
Giovanni Pascoli
Nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna, 4 di 8 figli.
Il 10 Agosto
del 1867 il padre viene assassinato e la tragedia incide in modo determinante
sulla formazione e sulla vita del poeta. Alla difficoltà economiche si aggiunge
la morte della sorella e della madre. Studia a Urbino, Rimini, Firenze e
lettere a Bologna, ma si appassiona a idee anarchico-socialisteggianti
sviluppate in comizi, manifestazioni politiche, che gli costarono anche alcuni
mesi di carcere, per sovversione e oltraggio alla forza pubblica. Uscito di
prigione riprese gli studi e si laureò nell’82 e insegnò a Matera, Massa e
Livorno dove chiamò a vivere le sorelle Ida e Mariù per ricostruire almeno per
quel che poteva il “nido” familiare.
Nel 92 vinse il concorso di poesia
latina di Amsterdam, ottenne cattedra a Messina poi a Pisa e a Bologna dove morì
nel 1912.
Ed eccoci alla conclusione di questa festosa danza stellare con un giro di valzer
tributato ad alcuni poeti meno conosciuti delle più recenti generazioni
novecentesche che si sono affacciate entusiaste alla finestra del mondo per
offrirci con generosità tutte le energie
vitali che caratterizzano la loro condizione. Eh sì... stellare è il tema delle poesie di questa serie...
Esse ci donano pensieri di luce... e di sogno... e nella notte di San Lorenzo poi...
anche di speranza quando ci auguriamo sognando che i nostri desideri più o meno
segreti si avverino... cadendo dal cielo accanto a noi...
Nella notte di San Lorenzo
27.PORTARE LA NOSTRA PARTE DI NOTTE
Portare la nostra parte di notte,
la nostra parte di mattino.
Di immensa gioia riempire il nostro spazio,
il nostro spazio riempire di disprezzo.
Qui una stella, là un'altra stella.
Qualcuno smarrisce la via!
Qui una nebbia, là un'altra nebbia.
Poi, il giorno!
Emily Dickinson
Emily Dickinson (1830-1886) è considerata la più grande poetessa americana
e fra i maggiori lirici moderni. Nacque ad Amherst, Massachusetts,
in una famiglia di solide tradizioni puritane e trascorse un'adolescenza tranquilla,
senza avvenimenti di rilievo.
26.È l'ora in cui s'ode tra i rami
La nota acuta dell'usignolo;
È l'ora in cui i voti degli amanti
Sembrano dolci in ogni parola sussurrata
E i venti miti e le acque vicine
Sono musica all'orecchio solitario.
Lieve rugiada ha bagnato ogni fiore
E in cielo sono spuntate le stelle
E c'è sull'onda un azzurro più profondo
E nei Cieli quella tenebra chiara,
Dolcemente oscura e oscuramente pura,
Che segue al declino del giorno mentre
Sotto la luna il crepuscolo si perde.
George Gordon Byron
Nacque a Londra nel 1788 da una famiglia
aristocratica e trascorse un'infanzia poco felice nella casa di famiglia
in Scozia. Completò i suoi studi nel Trinity College di Cambridge
e, ancora studente nel 1806, pubblicò senza successo i primi versi.
25..A sera vanno le coppie di amanti
lentamente attraverso il campo,
donne sciolgono i loro capelli,
commercianti contano i soldi,
sul giornale della sera leggono ansiosi
i borghesi le novità,
fanciulli agitano piccoli pugni
dormono sonni profondi e lunghi.
Ognuno compie le proprie azioni
adempie al sublime dovere,
borghesi, poppanti, coppie di amanti -
eccetto me?
Certo! Neppure delle mie azioni serali
delle quali sono schiavo
lo spirito del mondo può privarsi,
anch'esse hanno un senso.
E così affondo e risalgo,
danzo nell'intimo,
canticchio sciocchi canti di strada,
lodo Dio e me stesso,
bevo vino fantasticando
di essere un pascià,
avverto noie ai reni,
sorrido e bevo anche di più,
dico si al mio cuore
(al mattino non è possibile)
da dolori del passato
giuocando intesso una poesia,
vedo la luna e le stelle ruotare,
ne percepisco il significato
e via con loro mi sento andare
non importa dove.
Hermann Hesse
24.Nella notte profonda
si consumano le stelle.
Un dolore m'inonda:
un amor di cose belle.
Sandro Penna
Sandro Penna nasce a Perugia nel 1906, da una famiglia borghese. Compie studi irregolari, diplomandosi infine in ragioneria. Nel 1929 si stabilisce a Roma dove, ad eccezione di un breve periodo a Milano, trascorre tutta la sua esistenza. Conduce una vita sregolata, insofferente ad ogni precetto imposto dalla società.
23.La stella della sera
L' estate era al suo meriggio,
e la notte al suo colmo;
e ogni stella, nella sua propria orbita,
brillava pallida, pur nella luce
della luna, che più lucente e piu' fredda,
dominava tra gli schiavi pianeti,
nei cieli signora assoluta -
e, col suo raggio, sulle onde.
Per un poco io fissai
il suo freddo sorriso;
oh, troppo freddo - troppo freddo per me!
Passò, come un sudario,
una nuvola lanuginosa,
e io allora mi volsi a te
orgogliosa stella della sera,
alla tua remota fiamma,
più' caro avendo il tuo raggio;
giacche' più' mi allieta
l' orgogliosa parte
che in cielo svolgi a notte,
e di più' io ammiro
il tuo fuoco distante
che non quella fredda, consueta luce.
E. A. Poe
Edgar Allan Poe nasce il 19 gennaio 1809 a Boston,
figlio di Elizabeth Arnold e David Poe, entrambi attori.
Poco dopo però il padre abbandonerà la famiglia.
Nel 1811 la madre muore e viene allevato da John Allan,
mercante di tabacco di Richmond,
che gli impartirà una buona educazione.
22."A che ti serve
possedere le stelle?" chiese il Piccolo Principe all'uomo
"Mi serve ad essere ricco"
"E a che serve essere ricco?"
"A comperare delle altre stelle se qualcuno ne trova"
"Io" disse il Piccolo Principe "possiedo un fiore che innaffio
tutti i giorni e
possiedo tre vulcani dei quali spazzo il camino tutte le settimane. E' utile
ai miei vulcani e al mio fiore che li possegga. Ma tu non sei utile alle
stelle.."
da Il piccolo principe (Le Petit Prince)
di
Antoine de Saint-Exupéry.
Antoine Jean Baptiste Marie Roger de Saint-Exupéry, noto anche con lo pseudonimo di Tonio
(Lione, 29 giugno 1900 – Isola di Riou, 31 luglio 1944), è stato uno scrittore, aviatore e militare
francese. ... Scrittore riconosciuto, vinse vari premi letterari durante la sua vita, in Francia come
all'estero.