Wislava Szymborska,
Torture
…Nulla è cambiato
Il corpo prova dolore,
deve respirare,mangiare e dormire
ha la pelle sottile,e subito sotto – sangue,
ha una buona scorta di denti e di unghie,
le ossa fragili,le giunture stirabili.
Nelle torture, di tutto ciò si tiene conto.
[…]
Nulla è cambiato,
Tranne il corso dei fiumi,
la linea dei boschi,del litorale,di deserti e ghiacciai.
Tra questi paesaggi l’animula vaga,
sparisce,ritorna,si avvicina,si allontana,
a se stessa estranea,inafferrabile,
ora certa,ora incerta della propria esistenza,
mentre il corpo c’è,e c’è e c’è
e non trova riparo.
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