Gialal al-Din Rumi*
« O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso. » | ||||
(Mawlānā Jalāl al-Dīn Balkhi) |
Come può una parte del mondo abbandonare il mondo?
Come può l'umidità lasciare l'acqua?ciò che ti ferisce,ti santifica ...
Le tenebre sono la tua candela.
i tuoi limiti ,la tua ricerca.
Potrei spiegarlo,ma romperebbe
la copertura di vetro sul tuo cuore,
e sarebbe irreparabile.
Ti bastano queste parole,
o devo stillare altro succo da tutto questo?
(Da "Ogni mattina a Jenin" di Susan Abulhawa - poesia araba classica)
*Jalāl al-Dīn Balkhi (persiano جلالالدین محمد بلخى[dʒælɒ:
æddi:n mohæmmæd [e bælxi ], anche conosciuto come Jalāl
ad-Dīn Muḥammad Balkhi (persiano: جلالالدین محمد رومی
[dʒælɒ:læddi:n mohæmmæde ru.mi]), conosciuto come
Mevlānā in Turchia e come Mawlānā (persiano: مولانا
[moulp:np:] in Iran e Afghanistan ( Balkh,30 settembre
1207 - Konya, 17 dicembre 1273) è stato un 'alim,teologo
musulmano sunnita, e poeta mistico di origine persiana ʿ
Fondatore della confraternita sufi dei " dervisci rotanti"
(Mevlevi), è considerato il massimo poeta mistico della
letteratura persiana . Dopo la sua morte i suoi seguaci si
organizzarono nell'ordine Mevlevi, con i cui riti tentavano
di raggiungere stati meditativi per mezzo di danze rituali
e musica (nella quale predominante era il suono del flauto
ney, da Rumi esaltato nel proemio del suo Masnavi).
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