Giorno d'autunno.
Signore:
è tempo . Grande era l'arsura .
Deponi l'ombra sulle meridiane,
libera il vento sopra la pianura.
Fa' che sia colmo ancora il frutto estremo;
concedi ancora un giorno' di tepore,
che il frutto giunga a maturare, e spremi
nel grave vino l'ultimo sapore.
Chi non ha casa adesso, non l'avrà.
Chi è solo a lungo solo dovrà stare,
leggere nelle veglie, e lunghi fogli
scrivere, e incerto sulle vie tornare
dove nell'aria fluttuano le foglie.
Deponi l'ombra sulle meridiane,
libera il vento sopra la pianura.
Fa' che sia colmo ancora il frutto estremo;
concedi ancora un giorno' di tepore,
che il frutto giunga a maturare, e spremi
nel grave vino l'ultimo sapore.
Chi non ha casa adesso, non l'avrà.
Chi è solo a lungo solo dovrà stare,
leggere nelle veglie, e lunghi fogli
scrivere, e incerto sulle vie tornare
dove nell'aria fluttuano le foglie.
In apertura di componimento, il poeta tedesco Rainer
Maria Rilke esprime l'auspicio
che finalmente arrivi l'autunno, con la sua
frescura, a mitigare la grande 'arsura' dell'estate.
Nella seconda strofa i temi si riferiscono all'autunno
come alla «stagione che porta a
maturazione gli ultimi frutti dell'estate».
Nell'ultima strofa l'autunno si trasforma in presagio di una vita incerta, solitaria e senza gioia.
Nell'ultima strofa l'autunno si trasforma in presagio di una vita incerta, solitaria e senza gioia.
da Il
libro d’ore, -
Nel mio blog su viaggi reali e immaginari gabysouk,è iniziata la pubblicazione della serie di post su un "Viaggio sul teatro francofono contemporaneo in quattro continenti:Europa,Francia,Jean Tardieu,Oswald e Zenaide-Africa,Congo,Sony Tabou Tansi,Monologo d'oro e nozze d'argento." Io sono molto coinvolta in questa ricerca. Penso potrebbe essere intrigante anche per i miei amici lettori di questo blog sui poeti contemporanei del mondo curiosare attraverso gli umori di continenti,tanto diversi e tuttavia percorsi da analoghi fremiti,urgenze,spinte sintoniche al cambiamento.Buona lettura!
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