domenica 15 agosto 2021

29.X Agosto di Giovanni Pascoli

 Tanto per cominciare non proprio un giovane sconosciuto.ma come non ricordare i  suoi versi dedicati proprio alla notte di San Lorenzo?

29.X agosto

 

San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.

Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de suoi rondonini

quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

 

Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.

Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.

 

Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano invano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.

E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh!, d’un pianto di stelle lo innondi
quest’atomo opaco del Male!

Giovanni Pascoli

Nasce nel 1855 a San Mauro di Romagna, 4 di 8 figli.

Il 10 Agosto del 1867 il padre viene assassinato e la tragedia incide in modo determinante sulla formazione e sulla vita del poeta. Alla difficoltà economiche si aggiunge la morte della sorella e della madre. Studia a Urbino, Rimini, Firenze e lettere a Bologna, ma si appassiona a idee anarchico-socialisteggianti sviluppate in comizi, manifestazioni politiche, che gli costarono anche alcuni mesi di carcere, per sovversione e oltraggio alla forza pubblica. Uscito di prigione riprese gli studi e si laureò nell’82 e insegnò a Matera, Massa e Livorno dove chiamò a vivere le sorelle Ida e Mariù per ricostruire almeno per quel che poteva il “nido” familiare.

Nel 92 vinse il concorso di poesia latina di Amsterdam, ottenne cattedra a Messina poi  a Pisa e  a Bologna dove morì nel 1912.

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