Scritto in un albergo
“Kyoto ha
fortuna,
fortuna e palazzi,
tetti alati,
gradini in scala musicale .
Attempata ma civettuola,
di pietra ma viva,
di legno,ma come crescesse
dal cielo alla terra.
Kyoto è una città bella
fino alle lacrime.
vere lacrime d’un certo
signore,
un intenditore, un amatore
di antichità,
che in un momento decisivo
al tavolo delle conferenze
esclamò
che in fondo ci sono tante
città peggiori –
e d’improvviso scoppiò in
lacrime
sulla sua sedia.
Così si salvò Kyoyo,
decisamente più bella di
Hiroshima “
(trad. di
Pietro Marchesani )
versi citati in “Viaggi e
altri viaggi” di A.Tabucchi .ed.Feltrinelli
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