martedì 1 gennaio 2019

Lo specchio in Forugh Farrokhzad.40

MEDIO ORIENTE

IRAN

Lo specchio in Forugh Farrokhzad

Con Forugh riassaporiamo l naturale intrecciarsi dei palpiti della natura vegetale,
animale, marina e celeste e quella umana. Anzi qui addirittura coincidono.
Inutile dire il significato specialissimo che in tale contesto assume lo specchio.
Meglio, molto meglio lasciare che ogni lettore faccia la sua scoperta, in un testo
così denso di energia ,di solari aperture,
di intensa bellezza.

40.Forugh Farrokhzad
Da "La strage dei fiori"-Cura,introduzione,traduzione e note di Domenico Ingenito
Napoli-Edizioni Orientexpress-"le Ellissi"-2007



 La conquista del giardino

 Quel corvo che volò
Sopra di noi
E s’inabissò nel pensiero agitato di una nuvola vagabonda,
Il cui grido, come una corta lancia, percorse  tutto l’orizzonte,
Porterà  la   notizia  di  noi  in città.

Tutti sanno,
tutti sanno
Che tu ed io da quel pertugio freddo e tetro
Intravedemmo  il  giardino
E  da quel  ramo  ameno  e  impervio
Spiccammo la  mela.


Tutti temono
Tutti  temono, ma  tu  ed  io
Ci  unimmo  con la  luce, l’ acqua  e  lo  specchio
E  non  tememmo.


Io  non  parlo di un  fragile legame  tra due  nomi

Né di un vincolo nelle pagine lise di un  registro.
Io parlo dei miei  voluttuosi  capelli
E  degli  ardenti  papaveri  dei tuoi baci,
Dell’intimità clandestina dei nostri corpi
E  della  nostra nudità che riluce
Come le squame dei pesci nell’acqua.
Io parlo della vitalità argentina di un canto
Che una  piccola fontana  intona all’alba.

Una notte domandammo alle lepri selvatiche
In quella foresta verde e frusciante,
Alle conchiglie copiose  di  perle
In  quel mare agitato e freddo
E alle giovani aquile
In quel monte straniero  e trionfante:
Che  si deve fare   ?
Tutti  sanno,
Tutti sanno.

Noi abbiamo penetrato il freddo  muto sogno di  Simorgh,

Cogliemmo la verità nel piccolo giardino
Nell’espressione  timida di un fiore anonimo
E l’eternità con un  momento senza  fine.
Quando due soli si fissano l’un l’altro.

Io non parlo di   sussurri timorosi nel buio.
Io  parlo  di luce del giorno e di finestre aperte,
Di aria fresca,
Di un forno nel quale bruciano cose inutili,
Di terra resa fertile con un’altra coltura,



Che tu  ed io da quel pertugio freddo e tetro
Intravedemmo il  giardino
E da quel ramo ameno e impervio
Spiccammo la mela.
Tutti  temono
 tutti  temono, ma  tu ed io
Ci unimmo con  la luce, l’acqua e lo specchio
E  non tememmo.




Mariel invia a tutti voi,amici lettori, i suoi auguri













Buon anno nuovo !

Happy new year !

Joyeux Nouvel An !

Feliz Año Nuevo !

Feliç Any Nou !

Glückliches neues Jahr !

Feliz Ano Novo !

明けましておめでとうございます !

سنة جديدة سعيدة !

新年快樂 !

Furaha ya Mwaka Mpya !

С Новым годом !

La mulţi ani !

Ευτυχισμένο το Νέο Έτος !

nav varsh ki subhkamna

godt nytår

gelukkig Nieuwjaar

head uut aastat

ein gutes neues Jahr / prost Neujahr

shana tova

szcz liwego nowego roku

feliz ano novo

feliz año nuevo

gott nytt år

yeni yiliniz kutlu olsun

naya saal mubarik

a gut yohr

Chúc Mng Nam Mi / Cung Chúc Tân Niên / Cung Chúc Tân Xuân


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