lunedì 30 novembre 2020

36.Erri De Luca.

 


È bella di notte la città. C’è pericolo ma pure libertà. 

Ci girano quelli senza sonno, gli artisti, gli assassini, i giocatori,

 stanno aperte le osterie, le friggitorie, i caffè. 

Ci si saluta, ci si conosce, tra quelli che campano di notte.

 Le persone perdonano i vizi.

La luce del giorno accusa,

lo scuro  della notte dà l’assoluzione. 

Escono i trasformati, uomini vestiti da donna,

 perché così gli dice la natura e nessuno li scoccia.

Nessuno chiede di conto di notte.

Escono gli storpi, i ciechi, gli zoppi,

che di giorno vengono respinti. 

È una tasca rivoltata, la notte nella città.

Escono pure i cani, quelli senza casa. 

Aspettano la notte per cercare gli avanzi,

 quanti cani riescono a campare senza nessuno. 

Di notte la città è un paese civile.
 

(Erri De Luca)


Nessun commento:

Posta un commento