lunedì 12 dicembre 2016

Brodskij,Il tacco lascia tracce...

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Il tacco lascia tracce, quindi è inverno.
Nei campi fra cose di legno intirizzendo,
le case dei passanti riconoscono se stesse.
Che dite a sera del futuro, se
il corpo, nel silenzio della notte,
sulla parete via dall’anima proietta,
mentre dormi, il ricordo delle tue calde – omissis – ,
come di sera l’ombra dalla sedia
sulla parete proietta la candela, e se,
sotto il cielo sul bosco steso come tovaglia,
sulla torre del silos, dove spazza l’ala
del corvo, con la neve non sai imbiancare l’aria.
*

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